11 ENERGIA INTERNA
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ciò che è nel corpo è anche nell'eterico... e viceversa...
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ENERGIA INTERNA
Le leggi della termodinamica sono importanti principi unificanti della biologia .
Questi principi governano i processi chimici (metabolismo)
in tutti gli organismi biologici.
La prima legge della termodinamica, nota anche come legge
di conservazione dell'energia , afferma che l'energia non può
essere né creata né distrutta. Può cambiare da una forma all'altra,
ma l' energia in un sistema chiuso rimane costante.
Il primo principio della termodinamica, ΔU = Q– L, può essere
applicato a qualunque sistema, quindi anche al corpo umano,
che è un sistema aperto e può scambiare energia con l’ambiente circostante.
L rappresenta il lavoro compiuto da un essere umano nello svolgimento
delle varie attività quotidiane: quando solleva degli oggetti, quando cammina,
quando corre, quando studia ecc.
Questo lavoro fa diminuire l’energia interna del corpo e quindi la temperatura.
Per non far diminuire l’energia interna, in qualche modo il corpo umano
deve assorbire energia, ma non la assorbe sotto forma di calore.
Infatti, poiché la temperatura del corpo umano è circa 37 °C esso cede
calore all’ambiente esterno che si trova, di solito, a una temperatura inferiore.
Anche nelle giornate molto calde, in cui il corpo riceve calore dall’esterno,
questo calore non viene utilizzato per svolgere lavoro.
La fonte di calore, che permette di ripristinare l’energia interna persa
con il lavoro, proviene dall’alimentazione; quando una persona mangia,
sfrutta l’energia chimica immagazzinata negli alimenti per aumentare
la propria energia interna.
L’insieme delle reazioni chimiche e fisiche che avvengono nel corpo
umano per effetto dell’alimentazione prende il nome di metabolismo.
L’ENERGIA FORNITA DAGLI ALIMENTI
L’energia chimica contenuta nei cibi è come un combustibile, che
viene trasformato in calore.
Dal punto di vista energetico i cibi sono caratterizzati dal loro contenuto calorico,
cioè dalla quantità di energia che possono fornire all’organismo quando sono ingeriti.
Come unità di misura del contenuto calorico degli alimenti si utilizza la kilocaloria,
che è la quantità di calore necessaria per aumentare di 1 °C la temperatura
di un litro d’acqua.
Vale la seguente corrispondenza: 1 kcal = 4186 J.
La kilocaloria è l’unità di misura che i fisici utilizzavano per il
calore prima che venisse introdotto il Sistema Internazionale.
Il calore è fornito dai carboidrati, dai grassi e dalle proteine.
fonte: Ruffo STUDIAMO LA MATERIA© Zanichelli 2009
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